8 luglio 2010

Ritorno di fiamma…

L’altra sera mi è capitato per caso il link del mio piccolo spazio multimediale…erano anni che non aprivo questa pagina!!L’ho chiusa immediatamente ma in testa è rimasto il tarlo…toh, lo riprendo?in fondo scrivere cavolate ogni tanto aiuta a liberar la mente, a sfogarsi…insomma a non ammuffire davanti alla tv o al computer…completamente lobotomizzati.

Eccomi qui a RIprendere in mano la penna virtuale (e diciamocelo, anche un po’ virtuosa) la voglia di dire la mia sugli argomenti che attanagliano le nostre quotidiane esistenze non mi è mai mancata, diciamo che è diminuito il tempo a disposizione?

Ecco!

Il tempo…

Questa parola mi porta a pensare a uno degli argomenti clou di questi giorni…l’aquila... e mi direte che cazzo c’entra il tempo con gli abruzzesi?

C’entra!poco più di un anno fa tutti a dare una mano, l’efficiiiienza italiana nel rimettersi in moto, tutti dedicavano tempo per gli aquilani. Un’ottima vetrina non c’è dubbio, poi via via l’interesse politico è scemato…quello mediatico è scomparso e agli abruzzesi è rimasto il cumulo di detriti che nessuno ha pensato bene di rimuovere.

Hanno preferito le new-town alla ricostruzione, snaturando il territorio e uccidendo l’economia locale (la poca rimasta). Il centro dell’aquila è ancora come il primo giorno, nulla è stato fatto…. Quel poco che si poteva recuperare è stato lasciato al degrado del tempo…ci sono anziani e intere famiglie (circa 30000 cittadini) che vivono sulla costa in alberghi…quando la loro casa è recuperabile con piccoli ritocchi.

Come pensano di recuperare l’aquila e i dintorni se non ci tornano ad abitare e lavorare gli aquilani?secondo me sperano che il tempo porti l’abituarsi a questa vita…a dimenticarsi che lì c’è un paese abbandonato e la gente vive nelle case di cartongesso che dovranno restituire intonse tra cinque anni.

Il sindaco dichiara che non ci sono soldi per ricostruire, che la volontà dello stato di ricostruire non c’è. e non ci sono soldi per pagare gli alberghi che ospitano gli sfollati (circa 5 milioni di euro al mese).

Da luglio dovevano tornare a pagare le tasse (arretrati compresi) ma se non lavorano, come fanno?

Ieri a Roma è successo un bel casino, perché come al solito quelli in camicia e cravatta tirano la corda sino a che la gente non si ribella.

Son dovuti scendere in 5mila, prendersi delle manganellate dalla milizia di stato per far sapere a tutti che rivolevano i soldi delle tasse dal 1° luglio!appena hanno alzato la voce, il “governo” ha rateizzato in 10 anni….ma fra un anno saranno nuovamente lì perché se non riparte, nulla su dovranno scendere nuovamente.

Per lo stato il tempo degli aquilani è finito. Come ha dichiarato Giovanardi: tornate a casa A lavorare che stare qui a protestare che è meglio!

Loro rivogliono la loro città, hanno voglia di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per tornare a casa!

come dargli torto?cosa fareste voi al posto loro?

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